Allora, preparati a infilarti i panni di Ranmaru, il ninja più scattante e furbo del momento, in Ninja Ranmaru. Questo gioco non è il solito platform da quattro soldi: è un mix esplosivo di azione frenetica, trappole insidiose e nemici che ti faranno sudare più di una corsa all’ultimo minuto per il bus. Il bello? Il cuore pulsante sta nel suo sistema di combattimento che ti richiede di combinare agilità ninja e un pizzico di furbizia da maestro zen. Prima boss fight in quell’arena? Diciamo solo che la mia tastiera è quasi volata dalla finestra quando ho capito che dovevo schivare all’ultimo millisecondo.
Ma non pensare che sia solo una questione di botte da orbi: il gioco ti spinge a diventare il vero ninja polivalente grazie a un albero delle abilità che puoi potenziare come se stessi aggiornando la tua playstation mentale. E fidati, sbloccare nuove mosse e migliorare le proprie stats è così soddisfacente da farti sentire un po’ come se stessi vincendo la lotteria del gaming. Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma hey, è anche questo il bello: sperimentare con le armi e gli oggetti magici che trovi in giro nel mondo di gioco.
Il level design, poi, è un piccolo capolavoro di inganno e sfida: ogni livello è un misto di trappole a sorpresa e nemici che sembrano usciti da un manga shonen, e superarle richiede riflessi da gatto e un paio di neuroni ben oliati. Raccogliere risorse qui è come cercare il telecomando sotto i cuscini – sembra semplice, ma c’è sempre una sorpresa dietro l’angolo. E se pensi di dover fare tutto in solitaria, aspetta: c’è pure la modalità multiplayer dove puoi sfidare altri giocatori in modalità a tempo o sopravvivenza, perché si sa, niente motiva come un po’ di sana competizione internazionale. GG!
In definitiva, Ninja Ranmaru è quel tipo di gioco che ti cattura e non ti lascia andare, grazie a una combinazione vincente di meccaniche di combattimento, potenziamenti e sfide che ti fanno sentire un vero ninja digitale. Seriamente, chi l’ha testato? Io sì, e ti dico: prepara i pollici, ti serviranno tutti. E poi all’improvviso… beh, lascia stare, scopri tutto da solo!