Allora, preparati a immergerti nel mondo di Multisquare, quel gioco che sembra semplice ma ha un’anima da ninja del puzzle. L’idea è basica: devi mettere insieme almeno tre blocchi dello stesso colore per farli sparire come se avessi premuto il tasto “reset” della noia. Sembra roba da bambini? Aspetta, perché più blocchi raggruppi in un colpo solo, più punti ti piovono addosso come se fossi il re della combo killer. Sì, è un po’ come fare il tris, ma con una spruzzata di strategia e un tocco di caos colorato.
Il sistema di abbinamento dei blocchi è il vero cuore pulsante del gioco: devi studiare bene la griglia e prevedere le mosse, altrimenti finisci a fare quei raggruppamenti da due blocchi (che, diciamolo, non valgono manco il caffè). La cosa divertente è che ogni mossa può scatenare una reazione a catena – tipo il domino, ma con i colori. Ho provato a pianificare una combo da manuale e, invece, è venuto fuori un pasticcio degno di MasterChef sotto pressione. Ma ehi, è proprio questo il bello!
E se ti stai chiedendo come si maneggia l’inventario di blocchi, beh, è più zen di quanto pensi: nessun dramma, solo un flusso continuo di colori da incastrare come pezzi di un puzzle infinito. Ti ricordi quelle volte che cercavi di mettere a posto la scrivania e finivi per spostare tutto da una parte all’altra? Esatto, Multisquare è un po’ così, ma al contrario: ogni spostamento può significare il salto verso un punteggio da urlo o un facepalm epico.
Se sei un tipo competitivo, il vero scoglio sarà cercare di battere il tuo record (o quello dell’amico che si vanta di essere il boss del gioco). Chi avrebbe mai detto che mettere insieme blocchi colorati potesse diventare un esercizio di pazienza, strategia e un pizzico di fortuna? Prima combo da mille punti? Diciamo solo che la mia tastiera ha rischiato di volare dalla scrivania quando ho capito che occorreva pensare almeno tre mosse avanti. GG, Multisquare, ci vediamo alla prossima sfida!