Ah, Mahjongg: quel classico gioco di tessere che ti fa sentire un po’ saggio orientale, anche se l’unica cosa che combini è far saltare le piastrelle più veloci del tuo Wi-Fi. Il bello di Mahjongg? Non serve essere un guru del kung-fu per capire le meccaniche di gioco, ma un minimo di cervello acceso è d’obbligo. Ti ritroverai davanti a 144 tessere, tutte piene di caratteri cinesi e simboli che sembrano usciti da un libro di storia, e il tuo compito sarà semplice (o quasi): fare coppie uguali e svuotare il tavolo come se fosse il piatto di pasta della domenica. Facile, no? Beh, non proprio.
La vera sfida sta nel fatto che puoi staccare solo le tessere “libere”, quelle che non sono schiacciate da sopra e hanno almeno un lato libero. In pratica, è come cercare di sgombrare il tavolo da pranzo senza far cadere il bicchiere: un equilibrio perfetto tra strategia e fortuna. E se pensi di poter andare un po’ a caso, preparati a maledire il giorno in cui hai cliccato quella tessera sbagliata (seriously, chi l’ha testato?).
Le meccaniche di gameplay sono una specie di danza tra pazienza e rapidità: devi pianificare la tua prossima mossa come un generale in trincea, perché ogni coppia rimossa potrebbe sbloccare o bloccare la tua vittoria. E poi ci sono le modalità con il tempo che corre: qui il panico si fa sentire, e ti ritrovi a cliccare più veloce del tuo stesso pensiero, mentre la pressione sale e la sudorazione pure. Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma almeno con il sistema di aiuti integrato puoi chiedere qualche dritta quando sei bloccato. Perché sì, non è mica un gioco crudele!
E poi, vogliamo parlare del multiplayer? Inviti gli amici, sfidi sconosciuti e ti ritrovi in un'arena di menti agguerrite che cercano di fare GG prima di te. Se la solitudine non fa per te, Mahjongg online ti dà quel pizzico di competizione che ti fa battere il cuore (o almeno ti fa sudare le mani). Ti ricordi la prima volta che hai provato a vincere contro il computer? Diciamo solo che la mia tastiera ha rischiato di volare dalla finestra quando ho capito che dovevo ragionare con calma e non solo cliccare come un pazzo.
Insomma, Mahjongg è quell’amico antico che non ti tradisce mai: facile da imparare, difficile da padroneggiare, e con quel tocco di cultura e storia che ti fa sentire un po’ più figo mentre stai a casa a smanettare col mouse. Se vuoi un puzzle che ti sfidi davvero, ma che non ti faccia uscire pazzo, questo gioco è il tuo prossimo guilty pleasure. Provalo, e poi vieni a dirmi se non ti sei innamorato (o almeno se non hai maledetto il tuo destino più di una volta).