Halloween Runner è quel tipo di gioco che ti prende per mano e ti butta in mezzo a una corsa infinita tra zucche illuminate e fantasmi che sembrano usciti da un cartone animato anni ’90. Già, perché questo endless runner non si limita a farti schivare ostacoli: ti trasporta in un mondo dove la festa di Halloween è un po’ come una maratona di dolcetti e scherzetti, ma con il brivido di dover scappare da creature inquietanti che, fidati, non vogliono solo il tuo dolcetto.
Il sistema di controllo è una di quelle cose che ti fa pensare Ma certo, era così che doveva funzionare! – tutto basato su swipe veloci e comandi semplici, tipo “salta”, “scivola” e “cambia corsia” con la grazia di un ninja che ha bevuto troppo caffè. Ho provato a capire il timing perfetto per saltare un fantasma e, beh, diciamo che la mia tastiera ha rischiato di volare dalla finestra. Ma ehi, è proprio questa sfida che ti tiene incollato allo schermo, no?
Il cuore pulsante di Halloween Runner è il core gameplay: corri senza sosta, schivi tutto ciò che somiglia a una lapide o a un ragno gigante e raccogli caramelle e power-up che ti trasformano praticamente in un supereroe della fuga. Ci sono bonus che ti rendono temporaneamente invincibile (tipo quando ti senti OP per qualche secondo) e altri che ti fanno volare a tutta velocità, facendo scattare quel delirio di adrenalina che ti fa pensare Ancora un giro e poi basta! – poi sai come va a finire, vero? GG, altra run.
Non mancano i classici moltiplicatori di punteggio che premiano chi gioca con stile, e la frustrazione amichevole dei leaderboard globali, perché chi non ama un po’ di sana competizione? Ah, e durante il periodo di Halloween, il gioco si veste di eventi speciali con sfide a tempo e ricompense limitate, che ti spingono a tornare come un pipistrello alla sua grotta. Seriamente, chi l’ha testato? Io ci sono cascato tutti gli anni.
Insomma, Halloween Runner non è solo un endless runner qualunque: è una corsa frenetica che mescola atmosfera festiva a meccaniche collaudate, perfetta per una pausa veloce o per allenare quei riflessi che magari neanche sapevi di avere. E se sei uno di quelli che pensa “eh, il solito gioco da casual”, ti sfido a resistere a una sola partita senza fare ancora un’altra!.