Allora, parliamo di Geometry Road, quel gioco che sembra uscito da un rave di forme geometriche ma in realtà ti mette alla prova con un mix letale di puzzle e arcade. Immagina di essere un piccolo quadratino (o triangolo, o che ne so, una figura a scelta) che deve farsi strada su una strada piena di curve, ostacoli e colori che ti fanno venire il mal di testa in modalità rave. Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma qui niente di così complicato: i comandi sono così semplici che anche tua nonna potrebbe giocare (ma non dirglielo, altrimenti ti batte).
La meccanica di movimento è praticamente un balletto tra mouse e tastiera, dove devi guidare la tua forma lungo sentieri sempre più contorti, schivando ostacoli che spuntano come quelle notifiche di WhatsApp che non volevi vedere. Il gioco si basa su riflessi fulminei e tempismo da ninja: un secondo in ritardo e... boom, game over. E ti assicuro, la prima volta che ti capita, la tastiera è quasi volata dalla finestra – e no, non è esagerato.
Raccogliere punti è il vero motore del gioco. È come cercare il telecomando sotto i cuscini del divano: sembra facile, ma a volte ti ritrovi a zigzagare tra ostacoli in un caos totale, tutto per quei maledetti puntini luminosi. Fortunatamente, ogni bottino raccolto ti fa salire di livello e sbloccare nuove forme o ambientazioni – un po’ come collezionare sticker, ma più nerd.
E poi c’è il level design, una specie di labirinto psichedelico dove ogni curva ti fa sudare più di una sessione di cardio. Ti sembra di correre su un tapis roulant impazzito, dove non basta essere veloci: devi anche pianificare bene quando rischiare e quando frenare. Seriamente, chi l’ha testato? Un genio o un sadico, probabilmente entrambi.
Insomma, Geometry Road è quel gioco che ti fa sentire un po’ matti ma in senso buono, con una combo perfetta di sfida arcade e puzzle che ti prende e non ti molla. Se cerchi un passatempo che alleni i riflessi senza farti venire il mal di testa da tutorial infiniti, questo è il tuo prossimo “GG”. E se ti stanchi, beh, almeno ti godi un’esplosione di colori che ti ricorda che la geometria può essere anche divertente (chi l’avrebbe mai detto?).