Allora, ti ricordi quando eri un bambino e cercavi di non far scappare le uova di Pasqua dal cestino? No? Beh, in Easter Zuma quella missione diventa un vero sport olimpico, e il protagonista è una ranocchia super carina con la mira di un cecchino da torneo. Il sistema di gioco è semplice ma letale: devi sparare uova colorate da un cannone per formare gruppi da tre o più dello stesso colore e farle sparire prima che raggiungano il traguardo. Facile a dirsi, meno a farsi, specie quando la fila di uova comincia a muoversi come se avesse appena bevuto un espresso doppio.
Il bello di Easter Zuma è proprio questo: la pressione costante che ti fa sentire come se stessi cercando di bloccare un treno in corsa... con delle uova. Usare il mouse o il touchscreen per mirare con precisione diventa una specie di danza ipnotica, dove ogni colpo conta (sì, anche quello che pensavi fosse solo un tentativo a casaccio). Ho provato a capire il crafting delle combinazioni, ma dopo qualche livello ho capito che qui è tutta questione di tempismo e strategia, mica di fortuna. E poi all’improvviso, BOOM, quella combo perfetta ti fa sentire un genio dei puzzle!
Man mano che sali di livello, non solo le uova si fanno più veloci, ma la trama di colori e schemi si complica come un cubo di Rubik lanciato contro il muro. Ecco dove entrano in gioco i power-up, quei piccoli aiutini che ti salvano dall’ennesima disfatta epica: rallentano la fila o ti danno la possibilità di far sparire un’intera sezione d’uova come se fossi il mago delle pulizie. Seriamente, chi l’ha testato? Pare che senza questi buff spesso sarebbe GG.
Per non parlare della componente estetica: dai colori pastello che sembrano usciti da un dipinto di Pasqua, alla musica che ti fa quasi venir voglia di ballare il coniglio, Easter Zuma riesce a trasformare ogni partita in una festa a tema, con stile e personalità. Se ti piacciono i puzzle match-three ma sei stanco delle solite robe, questo gioco ti offre una sfida fresca, un po’ scoppiettante e decisamente carica di charm pasquale.