Ah, Dunk Shot, quel giochino arcade che è praticamente una sfida a chi ha la mano più ferma... o almeno ci prova. Qui niente storie epiche o trame da premio Pulitzer, solo tu, un canestro che si muove come se avesse preso un caffè troppo forte e una palla da basket che aspetta solo il tuo tap magico per volare verso la gloria (o il legno, dipende dai giorni).
Il cuore pulsante di Dunk Shot è il suo sistema di tiro, semplice ma con quel pizzico di “skill-based” che separa i casual da quelli che vogliono fare il record mondiale (o magari solo battere l’amico di turno). Il trucco? Tap sullo schermo per far partire la palla, ma non è così banale come sembra: l’angolo e la potenza del tiro dipendono da quando e come premi. Insomma, è un po’ come cercare di centrare il microonde col telecomando... facile a dirsi, difficile a farsi. Ti ricordi la prima volta che hai provato a beccare il canestro in movimento? Io sì, più che un tiro sembrava una danza scoordinata, e la palla finiva ovunque tranne che dentro. GG, me stesso.
Non è tutto però! Man mano che accumuli punti (e magari qualche imprecazione sotto voce), puoi sbloccare nuove palle da basket, ognuna con design più cool e effetti visivi che ti fanno sentire un po’ come se giocassi una partita NBA versione glitter. È il classico collezionismo cosmetico che fa sorridere e rende il gioco più interessante, anche se sai che la vera sfida è sempre e solo centrare quel canestro danzante.
La grafica? Un’esplosione di colori sgargianti che ti catturano l’occhio e ti spingono a continuare. Il canestro che si muove ti costringe a sviluppare un tempismo da ninja, perché un secondo in più o in meno e la palla si schianta sul ferro con la precisione di un fulmine... o di un fulmine mancato. Seriamente, chi ha testato il movimento del canestro? Un pazzo con il cronometro in mano, evidentemente.
In definitiva, Dunk Shot non è il gioco che ti cambierà la vita, ma se cerchi un passatempo che sia al tempo stesso frustrante e incredibilmente soddisfacente, con un tocco di competitività “casual”, questo è il titolo che fa per te. Preparati a tap, miss, retry e magari a qualche vittoria da vero MVP del canestro. E poi, dai, chi non ama sentirsi un campione di basket... anche se solo con un dito?