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Bubble Shooter Wheel

3.4/5(voti: 10)📅2024 Aug 15
Bubble Shooter Wheel

Ok, mettiamola così: se ti sei mai trovato a fissare uno schermo sperando che una palla colorata si schianti esattamente dove vuoi tu (spoiler: succede raramente al primo colpo), allora Bubble Shooter Wheel è il tuo nuovo passatempo preferito. Qui il protagonista sei tu, armato solo di un fucile spara-bolle e di un occhio da cecchino digitale — o almeno ci provi. Il gameplay? Un classico revival che ti fa sentire un po’ come un artista del lancio: devi sparare bolle colorate per creare gruppi di almeno tre per farle esplodere e, bam, accumulare punti come se fosse cashback dopo lo shopping.

Il bello è che ogni livello ti sfida a fare il genio del raggruppamento cromatico: man mano che avanzi, la difficoltà si fa più spicy, con configurazioni che ti costringono a pensare più di quanto farai con la lista della spesa. E no, non puoi semplicemente sparare a casaccio sperando nel miracolo: serve un minimo di strategia e precisione, altrimenti quegli schizzi di colore rimangono lì, beffardi come un meme mai capito. Io ho provato a intuire il “momento giusto” per sparare e ho finito per creare un pasticcio degno di MasterChef, ma eh, ci sta.

Il sistema di punteggio premia chi sa mettere insieme gruppi più grandi — più bolle saltano in aria, più ti senti un boss al comando. E poi c’è la varietà di livelli, che mantiene tutto fresco come un gelato in estate: niente monotonia, solo sfide sempre nuove che ti fanno venire voglia di dire “ancora un giro” anche se l'orologio urla già GG. Inoltre, puoi giocare da solo o sfidare gli amici, perché si sa, la vera gloria si conquista col bragging rights.

Insomma, Bubble Shooter Wheel è quel gioco che non ti aspettavi di amare, ma che ti intrappola come un gatto davanti a un laser: semplice da capire, difficile da mollare e perfetto per chi vuole allenare il polso e il cervello senza perdere la pazienza (troppo). Seriamente, chi l’ha testato? Be’, ora tocca a te provare e magari scoprire che sparare bolle è più terapeutico di quanto pensassi. E se sbagli, niente paura: c’è sempre un’altra partita pronta a riaccendere il divertimento!