Oh, Bubble Shooter 2: quel giochino che ti prende e non ti molla più, come quell’amico un po’ appiccicoso che ti invita a fare l’ennesima partita. Qui l’obiettivo è semplice – ma non per questo banale – devi sparare bolle colorate e farle scoppiare in gruppi di tre o più dello stesso colore. Sembra facile, vero? Eh, aspetta di arrivare ad alcuni livelli, dove il caos cromatico ti farà rivalutare la tua carriera da tiratore scelto di bolle.
Il sistema di controllo è una bomba di semplicità: mouse o dito sullo schermo, punti, clicchi o tappi, e via la bolla vola verso quelle sospese in alto, come una piccola preghiera per la precisione. Ma non ti fidare troppo di questa semplicità, perché la strategia è la vera star dello show. Non è solo sparare bolle a casaccio, qui bisogna pensare un po’ più in là, tipo scacchi con le bolle, e ti giuro che a volte il cervello va in tilt (ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef).
Il cuore del gameplay sta anche nei power-up, che sono quei piccoli extra che ti fanno sentire un po’ OP. Esplosive che spazzano via interi gruppi come un uragano cromatico o bolle camaleontiche che si adattano al colore giusto – per non parlare di quelle situazioni in cui ti chiedi “Ma chi l’ha testato ‘sta combo?!”. Ogni livello spinge un po’ di più la difficoltà, perché niente è troppo facile in questo mondo di bolle protestanti contro la tua mira da cecchino digitale.
E ti ricordi la prima volta che ti sei trovato davanti a quella massa di bolle confusa e hai pensato “Ok, che faccio?”? Beh, quella sensazione di soddisfazione quando finalmente fai scoppiare tutto è impagabile, tipo quando trovi il Wi-Fi libero sul divano di casa. Bubble Shooter 2 non è solo un passatempo; è una sfida continua di precisione, strategia e un pizzico di fortuna – e tutto condito da un’ambientazione coloratissima che è una vera coccola per gli occhi.