Allora, ti sei mai chiesto come sarebbe risolvere enigmi antichi mentre ti fai strada tra le sabbie roventi di Saqqarah? No? Beh, in Ancient Quest of Saqqarah ti ritrovi proprio lì, a fare il detective dei faraoni in un mix tra match-three e avventura storica. Immagina di dover far combaciare simboli egiziani come se fossi in un gigantesco gioco di tetris, ma con un pizzico di mistero e un sacco di arte antica da scoprire. Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma per fortuna qui la vera sfida è nel sistema di abbinamento – clicca e trascina i simboli per formare gruppi di tre o più e boom, punti e progressi garantiti.
Il bello è che non è solo un random match and go, ma ogni livello è una piccola sfida in cui devi sfruttare al meglio i power-up che ti permettono di spazzare via intere righe o colonne. Come quando hai troppe notifiche aperte sul telefono e decidi di fare pulizia totale (solo che qui è molto più soddisfacente, promesso). Ah, e se pensi che sia roba da casual player, aspetta che le sfide si fanno toste e ti costringono a pensare un po’ più di frequente al prossimo move. Insomma, un vero test di strategia mascherato da passatempo.
Il controllo è semplicissimo: clicca, trascina, combina. Nulla di più immediato, e pure i tutorial ti prendono per mano (finalmente un gioco che non ti lascia in balia del caos, seriamente, chi l’ha testato?). Il tutto condito da una storia che ti porta a scoprire i segreti perduti dei faraoni, con tanto di arte stile geroglifici e piramidi che ti fanno sentire tipo Indiana Jones, ma senza dover correre per salvarsi la vita (o quasi).
Se ti ritrovi a fare solo un altro livello e poi son le 3 di notte, sappi che non sei solo. Il mix di narrazione coinvolgente e meccaniche di puzzle è una bomba, un po’ come quei giochi che ti fanno dire chi l’avrebbe mai detto che abbinare tessere potesse essere così epico?. Quindi, se hai voglia di allenare il cervello senza rinunciare a una buona dose di fascino egizio, Ancient Quest of Saqqarah è il tuo prossimo guilty pleasure. GG e buona fortuna, faraone!