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Adventure Craft

5/5(voti: 2)📅2021 Jul 30
Adventure Craft

Allora, parliamo di Adventure Craft, quel gioco che ti fa sentire un po’ esploratore, un po’ architetto e un po’ sopravvissuto disperato, tutto nello stesso pacchetto. Immagina di essere catapultato in un mondo generato proceduralmente – sì, quella roba col generatore casuale che ti fa chiedere se la tua prossima tana sarà in mezzo a un deserto infuocato o una foresta piena di strane creature (spoiler: spesso finisci a raccogliere legna come se non ci fosse un domani).

Il bello qui sta nel fatto che non ti dà un copione da seguire: niente backstory da manuale o missioni che ti tirano per mano. Sei lì, senza ricordarti come sei arrivato, con l’unico compito di non morire di fame o farti sbranare dal primo mostro che incroci. Il sistema di sopravvivenza è sorprendentemente bilanciato: devi gestire salute, fame, e risorse, il che ti fa sentire come se fossi in una versione pixellata di un reality show Sopravvivenza estrema, ma con più crafting e meno telecamere (purtroppo).

E poi c’è il crafting... Oh, il crafting! Ho provato a capire le combinazioni di materiali e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef che però produceva solo asce di legno. Raccogliere risorse è come cercare il telecomando sotto i cuscini – sembra una cosa facile, ma ti ritrovi sempre a scavare nel posto sbagliato, e magari qualcuno ha già preso l’ultimo pezzo di pietra. Strano ma vero, la sperimentazione porta a sbloccare strumenti, armi e upgrade che ti fanno sentire un po’ MacGyver digitale.

Il sistema di costruzione è un altro must: puoi passare da un umile rifugio di tronchi a una fortezza degna di un re. Costruire diventa quasi una forma d’arte, e se sei come me, ti ritrovi a pianificare ogni mattone come se stessi progettando il tuo impero personale (anche se poi il primo mostro ti fa crollare tutto, ma shh, non ditelo a nessuno). Le scorciatoie per gli strumenti più usati ti salvano la vita (e i nervi), rendendo il gameplay fluido come una partita a FPS senza lag.

Infine, l’avventura vera e propria ti stimola a esplorare rovine antiche e biomi che sembrano usciti da un libro di fiabe, ma con il rischio reale di finire preda di qualche bestia poco amichevole. Chi avrebbe mai detto che in un gioco sandbox potessi ritrovarti a sussurrare Ok, calma, calma mentre la mia tastiera quasi volava dalla finestra durante il mio primo incontro ravvicinato con un nemico? GG, Adventure Craft, mi hai tenuto incollato allo schermo più del mio caffè mattutino.