Ok, ammettiamolo: chi non ha mai sognato di organizzare un matrimonio da favola senza dover sgobbare in prima persona tra liste, inviti e una pioggia di imprevisti degna di un film drammatico? Ecco, Elizas Heavenly Wedding ti butta proprio in mezzo a questo delirio, ma con il vantaggio di non dover mettere un vestito più stretto o ascoltare le solite lamentele della zia. Tu sei Eliza, la regina del grande giorno in cerca di perfezione, e il tuo compito è far sì che nulla vada storto (o almeno provarci, perché spoiler: la vita reale è un po’ più complicata).
La meccanica di personalizzazione è il vero cuore pulsante del gioco. Scegliere l'abito da sposa? Un mini-game a sé, con una varietà di vestiti che farebbero invidia a qualsiasi passerella milanese. E poi, come se non bastasse, c’è il tocco extra di dover selezionare il make-up e l’acconciatura perfetta. Seriamente, chi l’ha testato? Ho provato a scegliere la combo giusta e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef (ma senza il piatto da salvare). E la ciliegina sulla torta è la gestione degli invitati e dell’allestimento: ti tocca organizzare chi siede dove – roba che sembra semplice ma, fidati, è come cercare di montare un mobile IKEA senza istruzioni.
Non manca poi la sfida di trovare il miglior chef, che non solo deve cucinare ma anche farlo con stile. Immagina un po’ il mio panico quando ho capito che il menu doveva essere all’altezza della festa: una roba da far sudare anche Gordon Ramsay (ok, forse un po’ esagerato, ma ci siamo capiti). Tutto deve essere perfetto, parola d’ordine in questo gioco, e quella pressione la senti pure tu mentre pianifichi tutto al pixel.
E allora ti chiedi: Ma chi l’avrebbe mai detto che organizzare un matrimonio potesse essere così... un gioco di strategia? Prima di concludere, prova la selezione dettagliata di decorazioni e fiori che ti fanno sentire quasi un flower designer, se non fosse che poi ti ritrovi con un mix di colori che manco il carnevale di Rio (mi è successo, giuro). Alla fine, Elizas Heavenly Wedding è quel mix di “wow, ce l’ho fatta” e “meh, la prossima volta nerfo il sistema di inviti”. Insomma, un party planner virtuale con quel pizzico di caos che ci rende tutti umani e, perché no, un po’ nerd.