Entrate nel magico mondo di Capybara Go!, dove il vostro esercito? Un gruppo di adorabili ma letali capibara pronti a fare il bello e il cattivo tempo sì, avete letto bene, capibara con le armi (o quasi). Il gioco vi butta in una strategia che è come una partita a scacchi, ma con meno regole rigide e più pelo umido.
Il sistema di combattimento qui è tutto un mix di tattica e posizionamento. Pensate a quei giochi di strategia a turni, però con il carisma di un gruppo di roditori giganti che si spostano a seconda del loro role tank, supporto, DPS, insomma, roba da vero party RPG. Dovrete schierare le vostre capibara in maniera astuta per sfruttare ogni forza, tipo mettere il muso duro davanti per incassare o far scatenare il vostro fastidioso cecchino di pelo dietro. Lasciare tutto alla sorte? No, grazie, qui contano davvero le vostre scelte sul campo.
E se pensate Ok, basta schierare e sperare, vi sbagliate: c’è una bella parte di gestione dell’armata che fa sembrare il tutto roba da generale di armata scegliere chi far crescere, chi andare a potenziare, chi sacrificare (no, dai, scherzavo). La varietà di capibara vi fa sentire come se steste collezionando figurine rare, ognuna con un’abilità particolare che sposta l’equilibrio in modo deliziosamente imprevedibile. Ho provato a pianificare un attacco, e vi giuro ho finito per ridere quando la mia tattica infallibile è stata smontata da un paio di capibara furbi… GG, ragazzi, GG.
Insomma, se vi piace infilare la testa nel pelo di piccole bestie, sbrogliare impicci tattici e ridere di fronte a situazioni quasi surreali, Capybara Go! vi regalerà un’avventura strategica che non vi aspettereste da un gioco con roditori come protagonisti. E se siete qui a chiedervi Ma è davvero divertente comandare capibara? la risposta è: chi avrebbe mai detto? Provate, e vedrete la vostra armata pelosa vi ringrazierà (o vi rovescerà un lago addosso, ma fa tutto parte del gioco).